Il Chiaretto di Bardolino protagonista dell’ultima tappa del giro d’Italia

Il vino rosato leader italiano saluterà i ciclisti al “Villaggio del Giro”. E intanto volano le vendite

VERONA – Domenica 2 giugno Veronafiere diventa il Villaggio del Giro per l’ultima tappa dell’edizione 2019 del Giro d’Italia, e al via della cronometro finale della “corsa rosa” ci sarà anche il Chiaretto di Bardolino, vino “rosa” per eccellenza che con i suoi dieci milioni di bottiglie è leader della produzione dei vini rosa doc.

La frazione a cronometro che decreterà il vincitore del Giro si articolerà sul Circuito delle Torricelle (lo stesso tracciato dei Mondiali), con arrivo in Arena e partenza  proprio dalla Fiera, dove, nello stand del Consorzio di Tutela sarà possibile degustare il Chiaretto dalle 10.20 del mattino, fino alle 17.30.

“Abbiamo accolto con estremo piacere l’invito di Veronafiere ad essere presenti a questo straordinario appuntamento sportivo perché avremo l’occasione di presentare il nostro vino rosa, il Chiaretto, nel contesto rosa per antonomasia del panorama ciclistico” ha spiegato il presidente del Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino, Franco Cristoforetti, che è anche alla guida di Rosautoctono, l’Istituto del Vino Rosa Autoctono Italiano recentemente costituito all’ultima edizione di Vinitaly.

LA “VOLATA” DEL CHIARETTO
Ottimo sviluppo per il Chiaretto (qui i migliori assaggi dell’anteprima 2018) . Ad aprile le bottiglie commercializzate superavano già i 3,3 milioni, con una crescita del 6% sullo stesso periodo dell’anno precedente, e questo nonostante un andamento climatico che permaneva d’impronta più invernale che primaverile.

“Crescere in un contesto meteo del genere – ha osservato Cristoforetti – conferma che il Chiaretto, certamente protagonista assoluto dell’estate, è ormai presente nei calici degli appassionati di vino in qualunque periodo dell’anno. Del resto, le vendite continuano a incrementarsi: dagli 8 milioni di bottiglie di Chiaretto del 2013 siamo saliti ai 10 milioni del 2018 e con il 2019 potremmo segnare un nuovo record. La Rosé Revolution che abbiamo intrapreso nel 2014 sta dando ottimi frutti: il colore rosa chiaro del vino, perfettamente coerente con le caratteristiche della nostra uva fondamentale, la Corvina Veronese, piace sempre di più sia in Italia che all’estero, con una crescita consistente sui nuovi mercati costituiti soprattutto dagli Stati Uniti, dalla Scandinavia e dal Canada.”

IL CONSORZIO DI TUTELA DEL CHIARETTO E DEL BARDOLINO
Nato nel 1969, un anno dopo la nascita della Doc, il Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino è stato uno dei primi Consorzi attivi in Italia. Con una rappresentatività del 92% della produzione totale ha ottenuto, dal Ministero delle Politiche Agricole anche la funzione erga omnes sulle denominazioni.

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